Divieto di pubblicità del tabacco in Svizzera: cosa significa?
Divieto di pubblicità del tabacco in Svizzera: Il 13.02.22 si sono tenute le elezioni in Svizzera. Il divieto di pubblicità del tabacco è ormai cosa fatta. È consentita solo la pubblicità del tabacco rivolta agli adulti o in luoghi a cui i minori non hanno accesso. Questa definizione è talmente frammentaria che non è chiaro cosa sia consentito e cosa non lo sia più.
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Foto vietate sui social media?
Le domande rimangono senza risposta: Un negozio di sigari online accessibile al pubblico è una pubblicità? E le pubblicità su riviste specializzate come "Cigar" e "Cigar Journal"? Si possono ancora organizzare eventi sul fumo perché è necessario pubblicizzarli? Si possono ancora mostrare foto di sigari sui social media, perché in fin dei conti si tratta anche di pubblicità per il marchio? La legge deve essere prima definita.
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Voci dall'industria sul divieto di pubblicità del tabacco
Ho chiesto ad alcune delle mie fonti prima e dopo il voto se fossero a conoscenza di ulteriori dettagli. Ho ottenuto le seguenti risposte:
La seguente fonte desidera rimanere senza nome: "L'iniziativa mira a proteggere i bambini e i giovani. Non dovrebbero entrare in contatto con informazioni sui prodotti del tabacco. Possiamo solo immaginare quale impatto avrebbe un divieto totale di pubblicità sulle linee guida di attuazione. In particolare, nessuno ha pensato a come un divieto di pubblicità potrebbe essere attuato in un'economia libera con prodotti legali.
Il risultato sarebbe sicuramente un divieto totale di utilizzo dei media nelle aree accessibili al pubblico. Si potrebbe arrivare a imporre restrizioni sull'età per l'accesso ai rivenditori specializzati e/o i prodotti non possono più essere presentati in modo visibile, non si può esporre materiale informativo, si possono separare le stanze per gli adulti. Per le riviste di sigari, ciò significherebbe la distribuzione solo agli adulti ("sottobanco") e i negozi online dovrebbero molto probabilmente istituire un controllo dell'età per essere verificati".
Christoph Läubin, proprietario di zigarren-online.ch: "Penso che i giovani siano già sufficientemente protetti dalle misure attuali, ma il popolo ha deciso diversamente. I sigari non sono generalmente una porta d'accesso al mondo della dipendenza dal tabacco, ma vengono accomunati agli altri prodotti del tabacco. Dal testo dell'iniziativa non è chiaro fino a che punto si spingeranno le restrizioni pubblicitarie.
È chiaro che il Parlamento ha circa 3 anni per redigere questi regolamenti e gli avvocati avranno ancora molto da fare per chiarire chi è autorizzato a fare cosa. Un negozio online è fondamentalmente pubblicità? O il banner su di esso? O la consegna gratuita di un sigaro? O lo sconto sulla scatola? Come dovrebbe essere garantita la protezione dei minori di 18 anni online? Controlliamo già l'età di ogni nuovo cliente e non inviamo prodotti del tabacco e alcolici ai minori di 18 anni, quindi non cambierà nulla".
Tobias Hüberli, direttore editoriale di Salz&Pfeffer AG, della rivista Cigar: "Sono pienamente favorevole a proteggere i giovani dalle sigarette. Tuttavia, l'iniziativa rappresenta una grave violazione della libertà di commercio. Cigar è una rivista di interesse speciale per i sigari pregiati. Siamo un danno collaterale in questa vicenda. Ora dobbiamo vedere come verrà attuata l'iniziativa. Nonostante tutto, sono fiducioso che troveremo una buona strada per Cigar".
La conversazione su Internet con Michael Hamilos
È il responsabile della sponsorizzazione e degli eventi in Svizzera, Japan Tobacco International. Ho parlato con lui.
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